SANTA MARIA DEGLI ANGELI - In certe occasioni è difficile pensare al calcio giocato, specie perché il mondo del calcio locale è una grande famiglia, più o meno unita, in cui tutti sanno tutto di tutti. Sono le 17.30 circa quando si diffonde al Migaghelli la notizia della tragica e prematura scomparsa di Riccardo Pizzi, difensore classe 1985 che ha vestito la maglia dell'Angelana nella stagione 2010/'11, l'anno in cui l'Angelana iniziò con Gianni Francioni (attuale mister del Cannara, ndr) in panchina per poi concludere con una salvezza sudata, sul campo di Casa del Diavolo, "traghettata" verso questo obiettivo da Fabrizio Ciucarelli, attuale tecnico del Castel del Piano.
Sembra una cosa assurda, irreale, che un ragazzo di 30 anni e poco più possa lasciare la vita terrena in maniera così repentina ed improvvisa, nel bel mezzo di una partita come tante ne aveva fatte nella sua ormai lunga e rispettabile carriera da dilettante; ma è così. L'ingrato compito di diffondere la triste notizia nella tribuna del Migaghelli spetta ad una delle voci narranti del calcio dilettantistico regionale umbro, Leonello Carloni che, visibilmente commosso visto che lo conosceva per motivi personali anche più vicino di altri ragazzi che avuto modo di seguire giornalisticamente, fatica a stento a trattenere le lacrime. Insieme al mister Gianni Biribao, che lo ha allenato a Fossato di Vico qualche anno fa, ne tracciano il ricordo: un ragazzo normale, serio, concreto, maturo anche data una storia familiare abbastanza complicata da gestire.
La classica situazione che porta a pronunciare la frase "sono sempre i migliori che se ne vanno".
La tragedia di Pizzi va a smuovere gli animi dell'ambiente già di per se provato da una settimana problematica, visto il terremoto che, pur se non ha portato danni a cose e persone nel nostro comune di Assisi e nelle immediate vicinanze, non perde occasione per farsi sentire (una scossa anche durante l'intervallo tra il primo ed il secondo tempo, magnitudo 4.3, con epicentro sul Monte Vettore, tanto per non farsi mancare niente); toccante infatti il minuto di raccoglimento osservato prima della partita, con i 200 spettatori ed i protagonisti in campo in assoluto silenzio, in piedi, in memoria delle quasi 300 vittime cadute anzitempo tra Amatrice, Pescara del Tronto ed Accumoli.
Venendo al calcio giocato, l'Angelana è scesa in campo con una formazione sperimentale, viste le numerose assenze in ruoli cardine: Bernicchi in panchina, Polidori, Galassi, Baglioni e Melillo out per infortunio, "raggiunti", per modo di dire, da Pica dopo soli 20'. L'attaccante campano infatti ha lasciato il campo per un problema muscolare ad una coscia la cui entità verrà valutata nei prossimi giorni. Difficile vederlo in campo mercoledì contro il Torgiano.
Gli ospiti invece lamentavano le assenze di Dosljak, Jusufi e Comparozzi e lanciavano in attacco il neoaquisto Mallardo, con Cavitolo a supporto e Coresi in cabina di regia.
Per il resto i giallorossi sono partiti con un 3-5-2 abbastanza inedito per mister Montecucco, con la sorpresa Licastro in cabina di regia. Il giovane, cavallo di ritorno dopo i prestiti ad Assisi e Viole, si è calato bene nel ruolo, anche se, dopo l'infortunio di Pica, spostato un po' più avanti, ha fatto vedere cose molto buone, con sputi a tratti incontenibili e passaggi millmetrici per i suoi compagni.
A centrocampo buona anche la prova di Ventanni e del giovane Akopyan che è anche andato molto vicino al gol con una bella conclusione da fuori.
Solita prova generosa di Catani sulla fascia destra, con alcune accelerazioni devastanti ed uno spunto su cui, per un soffio, non è arrivato D'Onofrio ben appostato al centro.
L'unica colpa che si può fare all'Angelana quest'oggi è quella di non aver dato seguito alla superiorità territoriale e tattica palesata nella prima mezz'ora di gioco quando a questa si è aggiunta quella numerica, dopo l'espulsione di un Matteo Coresi molto nervoso ed a corto di preparazione.
Nella ripresa infatti i bianconeri hanno tenuto meglio il campo ed il portierino Rossi non ha dovuto fare gli straordinari, anzi. Il tiro in porta più periocoloso lo ha messo a referto proprio la Subasio con un missile di Petterini direttamente da calcio di punizione.
Anche un gol annullato all'Angelana, nel finale, dopo uno spunto di Licastro a premiare un inserimento sul secondo palo di Catani, il quale però sembrerebbe essere partito da posizione di fuorigioco.
Discorso qualificazione ancora apertissimo in questo girone, dunque, visto che anche Torgiano e Petrignano hanno preferito non farsi male (0-0) nella gara del Fausto Braca.
Anche se, comunque, più che le notizie da Torgiano, sono state quelle provenienti da Cannara a condizionare lo svolgimento della partita fino al punto che tra il primo ed il secondo tempo si era diffusa la notizia che la si potesse addirittura sospendere.
La società A.S.D. Angelana rinnova le condoglianze alla famiglia Pizzi e si stringe ad essa dinanzi a questa tragedia a cui ancora fatichiamo a credere.
ANGELANA - SUBASIO 0-0
ANGELANA (3-5-2): Di Prisco; Guzzoni, Silveri (c), Taccucci; Catani, Ventanni, Licastro, Akopayan, Bokoko; D'Onofrio, Pica (dal 19'pt Barbini). A disp:A.Rossi, Marinaccio, Bernicchi, Busciantella Ricci, Gazzaneo, Diana. All: Montecucco.
SUBASIO (4-3-3): C.Rossi; Capone, Petterini (c), Bolletta, Casciani; Barbacci, Coresi, Bernardini; Cavitolo, Mallardo (dal 34'st Ameti), Fastellini (dal 31'st Cavallucci). A disp: Tomassini, Venarucci, Stefanetti, Marani. All: Caporali.
ARBITRO: Fiorucci di Gubbio (Ruocco e Bacci).
NOTE: espulso al 39'pt Coresi (S) per proteste